Parole di una mamma

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    Io mi chiamo Grazia. Meno di un anno fa, quando associavamo la parola "tumore" alla parola "figli" venivamo inondati da un grande gelo e cambiavamo pensiero dicendo:"ma figurati, proprio a noi deve capitare ?". Ma quando nel mese di maggio dell'anno 2009 ci siamo sentiti dire da un medico del pronto soccorso che nostro figlio di 18 mesi aveva una massa sospetta a livello del surrene e che bisognava fare alcuni esami per differenziare lo stadio del tumore, ci è crollato il mondo addosso. All’inizio volevano parlare con il padre perché lo reputavano più forte ad incassare un colpo cosi tremendo ma poi Libero ha fatto entrare anche me nello studio medici del PS perché essendo infermiera potevo magari capire di più i termini medici che mi avrebbero esposto. Ma che. Io avevo solo sentito “massa solida” e “ visita all’Istituto tumori di Milano”. Quando sono uscita dallo studio medici c’era Libero che mi aspettava fuori con il nostro piccolino e mi ha chiesto “ allora che cosa è …. Un tumore ? “ il gli risposi di si e che dovevamo essere forti almeno per il piccolo. "NEUROBLASTOMA DEL SURRENE" oppure “TUMORE DI WILMS “ così si chiamavano i due sospetti diagnostici che dovevano essere differenziati. Quando tornai a casa tra le lacrime dovetti avvisare i miei genitori di questo fatto ma non riuscivo a trovare le parole adatte per non farli stare male come stavo male io, poi ho dovuto dire una piccola bugia per poter parlare con tutti di presenza. Quando tornai in ospedale ho messo a tacere tutte le domande e le paure che mi stavano soffocando con questa frase:” non mi devo lasciare andare e non devo mollare mai , perché altrimenti sarà un cammino infernale.” , “Se mi piango addosso mio figlio non si cura!!! “ . Ora che siamo tornati alla normalità , mi sento dire dalle mie colleghe che per loro sono stata molto forte e non mi sono data mai per vinta e non mi sono mai abbattuta per quello che mi è successo. Io sono di questo parere : prima di tutto la forza me l’ha data mio figlio con la sua allegria e la sua reazione alle terapie, secondo il confronto con altri genitori di bimbi con tumori diversi mi faceva sentire troppo fortunata .
     
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0 replies since 4/6/2010, 12:14   568 views
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